Frutto di un ventennio di studi sulle tendenze della legislazione, il volume, lungi dal limitarsi a raccogliere una trentina di lavori già pubblicati in varie sedi (in Italia, ma non solo) ne rielabora, rimedita ed aggiorna i contenuti, condensandone il succo in un agile e denso contributo, di facile e piacevole lettura.
La struttura del volume si articola in tre parti: nella prima si descrive, con ricchezza di esempi, la situazione attuale, esaminandone i problemi (l’inflazione normativa, le storture del Governo legislatore; le leggi finanziarie) risalendo alle loro cause e rilevandone gli effetti deleteri (incremento dei costi, dell’incertezza, della corruzione); nella seconda si esaminano i rimedi, vecchi e nuovi, efficaci e inefficaci (e dunque, tra gli altri, il riordino normativo, i testi unici, l’analisi di impatto della regolazione); nella terza, infine, si sofferma sul rimedio più importante, costituito dalla codificazione, anche alla luce delle esperienze francese e statunitense, valutandone altresì l’impatto sulla tutela dei diritti dei cittadini.
Il quadro complessivo che ne emerge non è particolarmente confortante. Ma la lettura del volume consente, da un lato, di superare il luogo comune dell’aspirazione a leggi “poche, semplici e chiare”, posto che nel mondo di oggi i processi di produzione normativa sono diventati notevolmente più complessi e articolati, anche rispetto ad un recente passato. Dall’altro, di registrare la notevole attenzione che al tema della legislazione, e dei suoi profili quantitativi e qualitativi, ha prestato – pur con molte incertezze e contraddizioni – nell’ultimo ventennio il legislatore italiano. Certo, finora gli esiti sono stati piuttosto scarsi: fors’anche a causa dell’assenza di una adeguatamente condivisa cultura della legislazione (e dei processi di produzione normativa) solo di recente oggetto di specifiche ricerche da parte dei giuristi. (Nicola Lupo)
Pubblicata in Giornale di diritto amministrativo, n. 8/2011
Link al sito de Il Mulino