Il lavoro ripropone, con un breve commento, la prefazione a Lo Scrittoio del Presidente, il volume che Einaudi pubblicò alla fine del suo mandato. Da queste pagine emerge il suo metodo: nel seguire la formazione delle leggi (esemplare la vicenda della riforma della legge elettorale del 1953) e nella interlocuzione e nel confronto quotidiano con i responsabili dell’attività di governo. La libertà con cui Einaudi si mosse nell’indirizzare riflessioni e indicazioni (di cui Lo Scrittoio propone un’ampia e originale testimonianza) si fondò su una considerazione forte del ruolo di direzione della politica generale di governo da parte del premier, secondo una chiara distinzione dei ruoli, che si realizzò appieno nel periodo degasperiano, durante il quale si produssero tuttavia anche momenti di frizione che riguardarono però la difesa delle prerogative del Presidente, dei suoi spazi di autonomia. Spazi che Einaudi andò definendo lungo il suo settennato sviluppando prassi innovative che hanno definito il ruolo del Presidente della Repubblica nella forma di governo italiana.
La prefazione de Lo scrittoio del Presidente di Luigi Einaudi
di Luigi Gianniti
Abstract