Ovunque sia passato, Carlo Azeglio Ciampi ha lasciato il segno del suo attivo riformismo.
Come governatore della Banca d’Italia ha separato Tesoro da Banca d’Italia e avviato la più importante modificazione del sistema bancario dopo quella del 1936.
Come presidente del Consiglio dei ministri, ha fatto partire le privatizzazioni, assicurato la gestazione della riforma elettorale, inaugurato una nuova stagione di modernizzazione dell’amministrazione, promosso un accordo sulla politica dei redditi.
Continua a leggere l’intervento di Sabino Cassese sulle pagine del Corriere della Sera del 31 ottobre.