C’è del metodo nell’azione del governo Draghi.
Affronta i problemi uno per volta, ma speditamente, ispirandosi all’einaudiano “conoscere per deliberare”. Si muove di buon passo, consultando, ma senza farsi bloccare dai troppi contrasti tra le forze politiche, né da troppo lunghe negoziazioni.
Si differenzia da precedenti esecutivi, ma senza spezzare il filo della continuità (anzi, qualche volta – ad esempio, nella gestione della politica dell’emergenza – legandosi troppo ad esso).
Continua a leggere l’intervento di Sabino Cassese pubblicato sul Corriere della Sera del 9 agosto.