I servizi culturali costituiscono un elemento centrale del sistema di valorizzazione del patrimonio culturale, nel cui ambito si registrano significative interazioni tra amministrazioni pubbliche e soggetti privati. Il progressivo sviluppo di servizi di assistenza culturale e di ospitalità per il pubblico nelle istituzioni museali si è infatti articolato principalmente attraverso forme marcate di esternalizzazione, concretizzatesi tramite il ricorso all’istituto concessorio quale strumento amministrativo utilizzato per
assicurare l’equilibrio del rapporto tra le parti. L’articolo esamina natura e struttura del rapporto concessorio relativo ai servizi culturali, rilevando come il ricorso alle concessioni abbia determinato significative implicazioni istituzionali, ingenerando veri e propri fenomeni di traslazione dell’esercizio della funzione amministrativa verso i soggetti privati, non previsti dalla legislazione di riferimento. I rimedi posti in essere sono principalmente di due tipologie. Una profonda modifica dell’articolazione organizzativa degli uffici pubblici di settore, che ha portato al conferimento di autonomia amministrativa alle istituzioni museali, ed interventi di natura regolatoria,
volti ad assicurare il buon governo della funzione amministrativa di valorizzazione. Viene analizzata anche l’incidenza del diritto europeo, che si manifesta in maniera originale, attraverso la disciplina degli aiuti di Stato.
L’affidamento in concessione dei servizi culturali
di Francesco Giovanni Albisinni
Abstract