Il grande geografo Lucio Gambi ha scritto: “Con la Costituzione del 1948 le regioni non sono state disegnate “ex novo” in base a una analisi delle reali situazioni del Dopoguerra. Sono state chiamate “regioni” delle ripartizioni territoriali di valore non giuridico, che già esistevano dal 1864 col nome di “compartimenti” […]”.
Durante e dopo i lavori per la Costituzione, i geografi sono stati in larga misura contrari alla ripartizione dell’Italia in 20 regioni.
La situazione è peggiorata successivamente.
Continua a leggere l’intervento di Sabino Cassese pubblicato sul quotidiano il Foglio del 25 agosto scorso.