Il decreto del presidente del Consiglio per la cosiddetta fase due è stato emanato sulla base del decreto legge n. 19 del 25 marzo, che sostituiva un precedente decreto chiaramente illegittimo costituzionalmente.
L’intera procedura, tutta fondata su decreti monocratici del presidente del Consiglio, ma con la firma del ministro della Salute, ha suscitato reazioni parlamentari.
Senza dubbio l’organo rappresentativo è stato tenuto finora fuori dalla procedura, salvo informazioni ex post.
Continua a leggere l’intervista a Sabino Cassese pubblicata sul quotidiano Milano Finanza dello scorso 30 aprile.