Il saggio intende dimostrare il permanere di una teoria della costituzione normativa consuetudinaria negli ordinamenti di common law che hanno conosciuto, a un certo punto della loro storia, la codificazione della fonte costituzionale. L’Autrice sostiene che anche dove un testo scritto è stato elaborato, l’effettività della costituzione poggia innanzitutto sulla sua attitudine a esprimere la cultura giuridica radicata nella comunità, quale prodotto di un
susseguirsi di mutamenti storici di rilievo costituzionale, cioè significativi al piano dei rapporti tra governanti e governati. Al fine di sostenere la tesi, il saggio opera una breve premessa sulla teoria delle fonti del diritto, per poi separare le vicende britanniche da quelle degli altri ordinamenti anglofoni dotati di una costituzione scritta. Infine, a completamento del quadro sulla teoria delle fonti, il contributo offre alcune riflessioni sull’attitudine della costituzione a incidere sull’applicazione e l’interpretazione delle altre norme dell’ordinamento giuridico e, dunque, sulla natura del costituzionalismo di common law.
La teoria delle fonti e il posto della costituzione nella cultura giuridica di common law
di Graziella Romeo
Abstract