Continuano le diaspore, gli smottamenti, prima dal Pd, poi da Forza Italia, infine dal M5S.
Il parlamentare non deve rispettare la parola data agli elettori? Rispettarla almeno nel senso di rimanere nel raggruppamento politico nel quale è stato eletto?
Si può sciogliere da questo vincolo a piacimento? Non ha un vincolo di mandato, almeno in questo ristretto senso?
Leggi l’intervista a Sabino Cassese pubblicata sul quotidiano il Foglio dello scorso 7 gennaio.