Il contributo indaga le caratteristiche dei controlli amministrativi sui contratti pubblici svolti dall’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), istituita nel 2014 in sostituzione dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di servizi, lavori e forniture (AVCP). L’Anac è il perno del sistema di prevenzione della corruzione amministrativa disegnato dalla legge 6 novembre 2012 n. 190 ed è dotata di numerosi poteri, tra cui quello di vigilanza che viene esercitato anche attraverso forme di controllo. I principali strumenti di verifica sono rappresentati dalle ispezioni, che rientrano tra i controlli successivi e hanno carattere autoritativo, e dalla vigilanza collaborativa, una ipotesi originale di controllo concomitante la cui natura è ancora oggetto di dibattito. Per garantire l’effettività delle regole poste a garanzia del settore e, dunque, il perseguimento degli interessi pubblici, l’Anac deve esercitare i propri poteri di controllo in modo integrato, ridefinendo la funzione di vigilanza alla luce della rilevanza ormai accordata dalle politiche anticorruzione al momento preventivo.
Anticorruzione e contratti pubblici: verso un nuovo modello di integrazione tra controlli amministrativi?
di Francesca Di Lascio
Abstract