A vent’anni dal Consiglio europeo di Tampere – che ha gettato le basi per la creazione dello Spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia (SLSG) – e a dieci anni dall’acquisizione di forza giuridica vincolante da parte della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, che ha codificato nel suo Titolo VI i diritti di giustizia, la realizzazione di tale Spazio non risulta esente da elementi di frammentarietà. Muovendo da tale quadro di riferimento il volume si propone di realizzare un bilancio critico sulla giurisprudenza della Corte di giustizia dell’Unione europea (e solo in via indiretta – ove richiamata – su quella della Corte europea dei diritti dell’uomo) nonché su quella italiana relativa all’applicazione del Titolo VI della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Il tutto nella piena consapevolezza del legame indissolubile – consacrato dall’articolo 67 paragrafo 1 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea – che intercorre tra il difficile perfezionamento dello spazio europeo di (libertà, sicurezza e) giustizia e la tutela dei diritti fondamentali e, in specie, la garanzia dei diritti di giustizia, come contemplati nel Titolo sopra menzionato.
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