Pubblicato sulla Rivista Italianieuropei n. 6/2011 l’articolo di Gaetano Savatteri sulla vita in Italia al tempo in cui lo Stato costituiva l’asse portante per gli italiani, definiti dall’autore “figli dello Stato, delle graduatorie e del posto fisso”.
Affresco originalissimo sullo Stato ‘datore di lavoro’, che attraverso il “posto fisso”, le graduatorie e i concorsi condiziona le vite dei singoli, determina – o consente – spostamenti, influisce sul divario tra Nord e Sud. Nell’anniversario dell’Unità d’Italia, essere ‘figli dello Stato’ evoca epoche e sensazioni diverse e implica un legame strettissimo tra vita privata e pubblica, riflesso dell’organizzazione amministrativa. Come il riflusso della marea, lo Stato genera un ritorno di fiamma nelle “anime bambine”, le persone cariche di senso civico, chiedendo, dopo aver offerto lavoro, di contribuire al miglioramento delle istituzioni e della società, attraversate da laceranti ferite e ancora dominate da profonde carenze.